Perché mal sopportiamo l’ansia? E perché pensiamo di non doverla mai provare? Che cosa ci spaventa?
Di considerazioni e definizioni sull’ansia, nel tempo, se ne sono sprecate innumerevoli.
La cosa che spesso dimentichiamo è che l’ansia proviene dalla paura di perdere il controllo, il controllo delle nostre vite, di quella dei nostri figli, dei nostri compagni/e quasi come se dovessimo sapere sempre, come tutto comincia e finisce nelle nostre vite con la maestria e la presunzione di avere capacità che potremmo definire quasi magiche.
Vi svelo un segreto, scontato dalla notte dei tempi, lo psicologo non è un mago e nessuna persona lo è.
A questo punto c’è da chiedersi, a cosa ci serve avere il controllo su ogni cosa?:
a placare il nostro senso di insicurezza.
Quando veniamo al mondo nella maggior parte dei casi, almeno si spera, ognuno di noi cresce con delle figure di riferimento: madre, padre, un tutore, insomma qualcuno che si occupi della nostra crescita.
Questa fase è indispensabile perché ci aiuta non solo a formare la nostra identità e quindi a determinare il nostro senso nel mondo, ma anche ad acquisire quella sicurezza di cui abbiamo bisogno. Siamo perennemente alla ricerca di un segreto, di qualcosa che ci liberi dall’ansia in maniera istantanea, veloce e repentina,
il segreto è:
Lasciare andare le cose, c’è una metafora sul lasciare andare che mi ha sempre affascinato che recita in questo modo :
a volte viviamo la vita come se fosse un carro da tenere ben tirato per le briglie lungo la discesa, per poi accorgerci alla fine che se avessimo mollato la presa, il carro aveva il freno inserito e non sarebbe comunque carambolato lungo la discesa.
Non siamo in grado di controllare tutto e tutto e non lo saremo mai questa idea, potrebbe essere considerata quasi un delirio narcisistico per cui la cosa migliore che possiamo fare è lasciare che gli eventi accadano, con la consapevolezza che siamo assolutamente in grado di affrontare le conseguenze ed abbiamo la capacità di affrontare il problema. Di fatti più che pensare a quello che potrebbe andare male, dovremmo cominciare a stimarci e a pensare che anche se le cose dovessero andare male, abbiamo gli strumenti per far fronte alle difficoltà e siamo assolutamente in grado di affrontare eventi avversi.
PENSIERO DI UNA PAZIENTE SULL’ANSIA
L’ansia è un rapporto che va curato, parlo di rapporto perché bisogna imparare a gestirla e conviverci.
L’ansia, per quanto mi riguarda, è un insieme di notti fredde e crude, è il cuore che batte forte dopo un brutto sogno, sono mille cose insieme che ti fanno sentire poco, anzi ti fanno sentire così piccolo che non sai più che fare, l’aria inizia a mancare e resti paralizzato.
Ci sono mille forme d’ansia, ma una cosa in comune c’è, la paura;
paura di tutto, paura di non farcela, di chiedere troppe attenzioni.
Questa cosa chiamata ansia, ti fa perdere tutti i tuoi amici, tutte le tue opportunità e si prende un pezzo di te.
– Sabrina Vitale