L’amore è eterno finché dura

Chi non può vivere senza una determinata persona per lo più non può vivere neanche con lei.
L’uscita dal circuito della delusione si potrà realizzare quando, da una situazione in
cui l’altro è percepito come «interamente conosciuto», ognuno approderà a quella in cui diviene possibile e accettabile guardare l’altro come persona autonoma e quindi «sconosciuta», da «conoscere» o da «riconoscere».
Russel (1987)
Vi è il modo romantico, che trova espressione nelle fiabe, secondo il quale il principe e la principessa si sposano e vivono felici per sempre; è il modo che ha portato alla frequenza dei divorzi, perché non appena la coppia non vive felice,
lui ne trae la conseguenza che non si trattava di una principessa e lei che non si trattava di un vero principe; a questo punto tutti e due fanno un nuovo esperimento, probabilmente altrettanto fallimentare, e la ragione dei reiterati insuccessi sta nel fatto che lui come lei avevano un concetto assolutamente impossibile di quel che può essere un rapporto a due.
Minuchin (1993)
Quando due persone che si amano decidono di condividere i giorni, le notti e il futuro, gli toccherà attraversare una lunga fase di adattamento reciproco prima che si definisca compiutamente la transizione dal corteggiamento a un matrimonio
che sia realmente funzionale. Il matrimonio non è un luogo in cui si entra, come lo stato dell’Arizona; è qualcosa che si crea. E, alle volte, qualcosa che si ricrea.

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