Un mattino, mi ero appena svegliato quando alcune persone vennero a trovarmi.
Dissero: «Ci sono persone che ti criticano aspramente. Qualcuno dice che sei un ateo, altri dicono che sei un miscredente. Perché non ribatti a tutte queste opinioni, del tutto prive di valore?».
Ribattei: «Tutto ciò che non ha valore non richiede alcuna replica. Non è forse vero che noi rendiamo importante solo ciò che riteniamo degno di una smentita?».
A queste parole un altro disse: «Ma non è giusto che cose sbagliate si diffondano nel mondo».
Replicai: «Hai ragione. Ma chi ha bisogno di criticare e si perde nei pettegolezzi non verrà mai zittito: quella gente ha una grande inventiva e troverà sempre nuove occasioni di farlo. Vi racconterò una storia che lo illustra».
E vorrei ripetere anche a te la storia che raccontai a quegli amici…
Era una notte di luna piena, e la terra intera era immersa in quella luce lunare. Shankara e Parvati, seduti su Nandi, il loro torello prediletto, andarono a fare una passeggiata. Ma avevano fatto poca strada che alcune persone, incontrandoli e vedendoli seduti in groppa a Nandi, commentarono: «Guarda quella coppia di svergognati! Sono seduti tutti e due su quel povero torello…. quasi non fosse un
essere vivente!». Sentendo quel commento, Parvati scese e iniziò a camminare.
Ma poco più in là, incontrarono altra gente che disse: «Curioso, chi sarà mai quell’uomo che se ne sta in groppa al torello, permettendo a quella creatura tanto delicata di camminare? Dovrebbe esserci un limite a simili vergogne».
Sentendo queste parole, Shankara scese e mise Parvati ingroppa a Nandi.
Fatti pochi passi, ecco altra gente che disse: «Che svergognata, quella donna! Permette al marito di camminare, mentre lei se ne sta seduta sul toro! Amici miei, il Kaliyuga, la fine del mondo, è davvero iniziato».
A quelle parole, entrambi si misero a camminare, di fianco al torello.
Non avevano fatto che pochi metri, quando altre persone commentarono: «Guardate quegli sciocchi! Hanno un torello così forte, eppure se ne vanno a piedi».
A quel punto Shankara e Parvati si trovarono paralizzati: non c’era altro che potessero fare. Si fermarono dunque sotto un albero per considerare il problema.
Fino a quel momento, Nandi se n’era stato zitto; a quel punto scoppiò a ridere e disse: «Posso suggerirvi una soluzione? Entrambi dovreste prendermi sulla vostra testa!».
A quelle parole, Shankara e Parvati compresero, e risalirono tutti e due in groppa a Nandi. Ovviamente, i passanti continuarono a fare commenti; infatti, come potrebbe mai la gente smettere di criticare? Ma adesso Shankara e Parvati
si godevano la loro passeggiata sotto la luna, incuranti della gente che passava.
Nella vita, se vuoi arrivare da qualche parte, sappi che è una scelta suicida dare ascolto a tutti coloro che incontri per strada. Infatti, la persona la cui opinione ha un qualsiasi valore non la esprimerà mai, senza che le venga chiesta.
Inoltre ricorda che i passi fatti da qualcuno, se non corrispondono alle sue intuizioni e alla sua intelligenza, diventano simili a foglie secche che il vento fa volteggiare con la sua potenza.